Cernusco: il paese delle “mille e una luce” visto dal drone. Due filmati straordinari delle maestose luminarie in centro

E' una processione continua, la gente arriva anche dan lontano per ammirare lo spettacolo straordinario, forse unico, certamente il più bello della provincia, allestito a Cernusco Lombardone dentro e attorno a Villa Lurani di proprietà dell'illustre professor Carlo Pappone.

Ai lettori regaliamo due filmati di impressionante bellezza che a nostra volta ci sono stati omaggiati da due amici, Villa della Ims droni di Cernusco Lombardone e Dante Colombo di Casatenovo.

Merate: 74mila euro a chi opera nel sociale. 28 realtà iscritte nel registro comunale

Ammonta a 74mila euro il contributo che l'assessorato servizi alla persona di Franca Maggioni si appresta ad assegnare alle associazioni che operano in questo settore.

Nella mattinata di sabato è stata infatti convocata la commissione dove sono stati discussi gli importi e le motivazioni.

Presenti l'assessore con i consiglieri Greta Ghezzi, Paolo Centemero, Andrea Robbiani, Alessandro Vanotti, Patrizia Riva.

28 le realtà iscritte all'albo comunale di cui 3 (Avis, Il Granello, La seconda tunica) non hanno fatto richiesta di contributo. Negli anni la somma ordinaria stanziata è passata da 42.100 a 74mila del 2023.

Per l'impegno svolto nel corso dell'anno e l'attenzione posta alle varie problematiche l'assessore Maggioni ha proposto l'incremento di 100 euro in più per ciascun sodalizio, somma che è salita a 150 euro per chi opera con la disabilità e a 200 per chi lavora con le scuole, la lotta alle povertà nonché gli ambiti riguardanti la famiglia.

I contributi sono stati così ripartiti:

Abio 1700 (stanziamento precedente 1600)

Aido 1700 (1500)

Aipa 1200 (1100)

Amici del Cse 1450 (1200)

Amis di pumpier 4000 (3800)

Anteas 1000 (900)

Auser 1450 (1200)

Avo 1100 (1000)

Caritas sant'Ambrogio 10000 (9800)

Caritas san Giorgio 4100 (3900)

Caritas san Pietro 3800 (3600)

Caritas santo Stefano 3200 (3000)

Casa Amica 3550 (3400)

Cav 4700 (4600)

Centro di ascolto 2400 (2300)

Croce bianca 2900 (2700)

Croce rossa 2900 (2700)

Fabio Sassi 3850 (3550)

Fare Salute 3800 (3600)

Il Sentiero 1000 (900)

Lavoro over 40 1500 (1400)

Lilt 2900 (2700)

Telefono donna 3350 (3150)

Unitalsi 1450 (1300)

Volontariamente 5000 (4800)

Patrizia Riva di Cambia Merate ha sostenuto la necessità di indirizzare i finanziamenti ordinari sui bisogni più pressanti, individuando in particolar modo tre ambiti: il disagio psichico, la violenza sulle donne e l'anziano. L'esponente di minoranza ha suggerito un contributo più sostanzioso a chi si occupa di queste problematiche, piuttosto che una distribuzione generale. “Dare sempre tutto a tutti non è sempre fare la cosa migliore” ha concluso, invitando anche alla creazione di un albo comunale per le assistenti domiciliari così da affiancare concretamente le famiglie nel momento del bisogno. La consigliera ha auspicato l'avvio di una interlocuzione tra assessorato e associazioni finalizzata a una progettualità che duri nel tempo.

Ai contributi ordinari, ha specificato l'assessore, si affiancano comunque quelli straordinari che ogni associazione può chiedere in virtù di una progettualità specifica e ha ricordato come spesso i bandi cui i sodalizi possono partecipare, siano forieri di somme importanti.

Messa ai voti la proposta di ripartizione dei contributi è stata accolta all'unanimità. Ora l'ultima parola spetterà alla giunta.

Due i contributi straordinari stanziati (agli Amici del Cse per il progetto di street art e agli Amis di Pumpier per le attività a favore delle popolazioni alluvionate) e uno in fase di analisi e presentato da Lavoro over 40.

E' stata rimandata, invece, la valutazione dell'iscrizione all'albo di “Probabilità APS” in quanto carente di documentazione e di “Edo is One” perchè, come rilevato dalla consigliera Patrizia Riva, è presente un errore sia nello statuto che nella domanda, circa l'acronimo DSA (disturbi specifici dell'apprendimento - dislessia) invece di ASD (Autism Spectrum Disorders – Autismo).

Mandic: attivo il Dipartimento Interaziendale Respiratorio Intervento su 27enne affetto da distrofia muscolare (DMD)

L’ASST di Lecco ha attivato il nuovo Dipartimento Interaziendale Respiratorio (DIPRe) in sinergia con l’IRCCS INRCA, progettando un Dipartimento funzionale Interaziendale e Interregionale, unico in Italia, che vede l’unione di diverse competenze finalizzate ad offrire prestazioni sanitarie di eccellenza.

Un importante esempio di questi percorsi trasversali innovativi si è realizzato in questi giorni: N.D., giovane ragazzo lecchese di ventisette anni affetto da Distrofia muscolare di Duchenne (DMD), è stato sottoposto presso l’Ospedale “San Leopoldo Mandic” di Merate, grazie alla nuova sala angiografica, a procedura di impianto di defibrillatore che ha richiesto la presenza di un team qualificato e multidisciplinare, determinante per il successo della procedura.

È stata infatti necessaria la presenza dell’anestesista per fronteggiare l’ansia e il dolore provocato dalla postura obbligata (seppur in presenza di materassini a depressione idonei), dello pneumologo che ha supportato la procedura in ventilazione non invasiva, di Claudio Carbone e Marco Di Sabato, cardiologi del team che hanno posizionato il defibrillatore e, ovviamente, l’indispensabile collaborazione del personale infermieristico di sala che ha gestito l’intera procedura.

Tutto ciò è segno dell’importante attività del presidio meratese poiché, grazie al nuovo Dipartimento, si è realizzata la possibilità di unire diverse competenze nella gestione della riacutizzazione di grandi insufficienze d’organo di patologie rare e complesse, quali appunto le distrofie muscolari.

“Il nuovo Dipartimento Interaziendale Respiratorio (DIPRe), nato in stretta collaborazione con l’IRCCS INRCA, rappresenta per la nostra ASST un Dipartimento di super specialità. L’interconnessione tra le diverse competenze tecniche e cliniche ci permette di dar vita ad una realtà multidisciplinare di rara eccezionalità” dichiara Paolo Favini, Direttore Generale ASST Lecco.

La distrofia muscolare progressiva (Distrofia muscolare di Duchenne – DMD) è una malattia geneticamente determinata, causata da mutazioni del gene della distrofina localizzato sul cromosoma X. La malattia negli anni progredisce, coinvolgendo sistematicamente la muscolatura con conseguente perdita della deambulazione intorno ai dodici anni, scoliosi, retrazioni e blocchi articolari diffusi, complicazioni gastroenterologiche, comparsa di insufficienza respiratoria progressiva e complicazioni cardiache.

Il coinvolgimento del muscolo cardiaco nella DMD, come anche in altre distrofie muscolari, rappresenta una delle principali complicazioni della malattia e, dopo i progressi in ambito di terapia respiratoria grazie alla ventilazione non invasiva, è diventata la principale causa di mortalità di questi pazienti.

È quindi di primaria importanza impostare un programma di follow-up periodico con valutazione clinica ed esami strumentali che permettano di riconoscere precocemente l’inizio della disfunzione del muscolo cardiaco.

La progressione della compromissione cardiaca può portare infatti allo sviluppo di aritmie temibili fino all’arresto cardiaco, rendendo quindi l’impianto di un defibrillatore l’unica via percorribile.

Poiché le malattie neuromuscolari sono malattie rare caratterizzate dall’interessamento di molti organi, non è semplice identificare strutture sanitarie qualificate che possano assistere e intervenire nelle complicanze dei vari organi, dove l’approccio multidisciplinare rappresenta la modalità assistenziale più idonea per queste malattie.

Diventa quindi inevitabile la gestione di questi pazienti solo in centri altamente specializzati, nei quali il team multidisciplinare sia in grado di seguire le fasi della malattia in tutti i suoi momenti.

Hanno partecipato all’intervento, fra gli altri:

Claudio Carbone, cardiologo
Daniele Colombo, Direttore Dipartimento Interaziendale Patologie Respiratorie (DIPRe) ASST Lecco
Marco Di Sabato, cardiologo
Davide Guzzon, Direttore Anestesia e Rianimazione Merate
Stefano Maggiolini, Direttore Cardiologia Merate

Un successo la vacanza per i soci di AIPA a Giulianova

Sono tornati da Giulianova dopo 11 giorni di vacanza i soci A.I.P.A. di Merate e Lecco che hanno partecipato all'appuntamento estivo organizzato dal sodalizio.

Favoriti da un caldo clima dal 09 al 20 settembre hanno potuto gustare pranzi e cene come solo la cucina tipica del posto sa regalare e hanno vissuto giorni belli, intensi e in ottima compagnia. Da replicare il prossimo anno.

AIPA: pranzo di fine estate a Lecco il 2

I soci AIPA (Associazione Italiana Pazienti Anticoagulati) di Lecco propongono un allegro pranzo di fine estate. L’evento si terrà sabato 2 settembre dalle 12.30 presso il ristorante “Villa dei Pini” in via Valsassina 32, e ha un costo di 20 euro.
Il menù prevede una scelta fra tre primi: risotto totani e piselli, lasagna champignon e porri o penne all'arrabbiata. A seguire i secondi: arrosto di maiale al forno, roast beef o scaloppine al vino bianco, accompagnati dai contorni (caponata di verdure, insalata mista o patate fritte). Il pranzo terminerà con la torta di mele come dessert. La cifra include acqua, vino e caffè.
È gradita la prenotazione entro il 26 agosto. È possibile confermare la propria presenza rivolgendosi alla sede AIPA nella hall dell’ospedale A. Manzoni di Lecco, il martedì e venerdì dalle 10.00 alle 12.00 o telefonando al numero 335.350738 (Antonio). In alternativa a Merate, rivolgendosi ai volontari AIPA, presso la hall dell’ospedale L. Mandic il martedì e giovedì dalle 10.00 alle 12.00 o telefonando al numero 328.8254814 (Celestino).

I soci di AIPA in vacanza a Milano Marittima

Sono trascorse felicemente le due settimane di vacanze a Milano Marittima, presso l’hotel San Giorgio, per amici e soci AIPA (associazione italiana pazienti anticoagulati). L’accoglienza come sempre da parte del titolare e del personale e stata esemplare con servizi messi a disposizione di ottimo livello , tra cui un'ottima cucina. Oltre al mare c'è stata la possibilità di visitare le bellezze del territorio e usufruire delle cure termali.
Visita poi al mercato settimanale di Cervia, tombola, attività di risveglio muscolare per una vacanza come sempre indimenticabile.

Merate: malattie del pericardio. Il Mandic rimane un riferimento a livello mondiale

La Cardiologia di Merate continua a essere un punto di riferimento nel panorama europeo e d'oltreoceano per le malattie del pericardio. Dopo che nel 2021 la Società Europea di Cardiologia aveva richiesto che il capitolo relativo alla pericardiocentesi del volume "The ESC Textbook of Intensive and Acute Care" fosse redatto dal gruppo guidato dal dottor Stefano Maggiolini (primo nome dr.ssa de Carlini) anche quest'anno in occasione della stampa dell'ottava edizione del "Textbook of Critical Care" al direttore della Cardiologia dell'Ospedale Mandic di Merate è stato chiesto di dare il suo contributo nel capitolo incentrato sulla medesima tecnica. In particolare il volume, edito negli Stati Uniti, si occupa di problematiche inerenti a quadri di criticità clinica ed è considerato uno dei principali trattati di terapia intensiva e medicina d'urgenza. Il dottor Maggiolini ha scritto il capitolo che gli è stato richiesto a quattro mani con il dottor Felice Achilli dell'Ospedale di Desio.

La Pericardocentesi Ecoguidata è una vera e propria peculiarità del reparto guidato dal dottor Maggiolini al Mandic. "Si tratta di un lungo percorso iniziato ormai nel 1993 tra Merate, Lecco e Monza - ha spiegato il medico. - La tecnica è stata validata attraverso una casistica di oltre 160 pazienti ed è stato dimostrato un tasso di complicanze significativamente inferiore rispetto ad altre tecniche precedentemente utilizzate". È per questo motivo che il "modus operandi" messo a punto in oltre 20 anni di lavoro ora è stampato nero su bianco su volumi che sono un riferimento per cardiologi non solo a livello europeo, ma anche mondiale.

Ma di cosa si tratta nello specifico? Il pericardio è la guaina che avvolge il cuore riducendone gli attriti con gli organi circostanti. A volte, per un'infiammazione detta pericardite o per la presenza di un tumore, il liquido pericardico che normalmente è presente in minima quantità può rapidamente aumentare fino a comprimere le cavità cardiache. "Questa situazione viene chiamata ‘tamponamento cardiaco' e impedisce al cuore di svolgere la sua normale funzione di pompa, e spesso risulta rapidamente fatale per il paziente" ha spiegato il medico. Quando questo accade, l'evacuazione del liquido pericardico risolve istantaneamente il drammatico quadro clinico.

"La pericardiocentesi è una procedura potenzialmente salvavita che consente di evacuare, con una puntura mirata, il liquido presente nel sacco pericardico" ha continuato il dottor Maggiolini, spiegando tuttavia che non sono molti i casi in cui si ricorre a questa operazione, spesso è possibile curare i pazienti con dei farmaci. "Generalmente solo il 5% dei pazienti che arrivano al Pronto Soccorso lamentando dolore al torace hanno una pericardite acuta".Nonostante questo però i casi non mancano e quando si presentano, è bene essere pronti. "La procedura non è scevra da complicanze e il rischio maggiore è rappresentato dalla perforazione delle cavità cardiache - ha ammesso Maggiolini, - ma con la visualizzazione ecografica dell'ago durante la puntura, elemento peculiare di questa tecnica, nella casistica in oggetto questa complicanza non si è mai verificata". Ed per questo motivo che la tecnica, validata negli anni, ha ottenuto riconoscimento internazionale. Oltre ai già citati testi infatti, anche nell'ultima edizione del principale volume di riferimento per la cardiologia "Braundwald's Heart Disease. A Textbook of Cardiovascular Medicine" il capitolo riguardante le malattie del pericardio riporta anche la tecnica da validata dal dottor Maggiolini e i suoi colleghi come riferimento per la procedura di pericardiocentesi.

"La nostra conoscenza in questo ambito deriva da una lunga esperienza nel campo delle malattie del pericardio maturata in anni di stretta collaborazione con altri centri di riferimento italiani, come Milano e Torino, e dalla raccolta di una numerosa casistica" ha aggiunto il dottor Maggiolini. Attualmente presso la Cardiologia del Mandic è attivo un ambulatorio di II livello dedicato alla diagnosi e cura di queste patologie e che prevede diverse attività, come la valutazione nel sospetto di malattie del pericardio, il follow up 6 - 12 mesi delle pericarditi acute, il monitoraggio dei versamenti pericardici idiopatici e quello dei pazienti dopo il tamponamento cardiaco e pericardiocentesi, oltre che il monitoraggio dei versamenti neoplastici. Ogni anno presso la Cardiologia di Merate vengono eseguite circa 150 valutazioni che prevedono per ogni paziente una visita, ECG ed ecocardiogramma, e nel corso degli ultimi anni - con una pausa obbligata durante la pandemia - sono stati seguiti più di 200 pazienti.

Assemblea dei soci AIPA e pranzo in compagnia

Il direttivo AIPA- ODV- LECCO ha convocato l'assemblea Ordinaria dei soci presso il ristorante Villa dei Pini in via Valsassina a Lecco, per discutere e deliberare l'ordine del giorno.

Nello specifico sono stati approvati il bilancio consuntivo dell'anno 2022 ed il bilancio preventivo per l'anno 2023, con un avanzo e disavanzo positivo. La sottoressa Valeria De Micheli, responsabile del Centro Emostasi e Trombosi di Lecco/Merate, è poi intervenuta per discutere del rinnovo del piano terapeutico per i pazienti in TAO/NAO, esprimendo novità positive a riguardo. Per motivi urgenti non ha potuto essere presente il dottor Angelo Attanasio, Medico di Medicina Generale a Merate.

Terminata l'assemblea i 40 membri presenti si sono potuti confrontare sui temi trattati nel corso del pranzo sociale.