Merate: malattie del pericardio. Il Mandic rimane un riferimento a livello mondiale

La Cardiologia di Merate continua a essere un punto di riferimento nel panorama europeo e d'oltreoceano per le malattie del pericardio. Dopo che nel 2021 la Società Europea di Cardiologia aveva richiesto che il capitolo relativo alla pericardiocentesi del volume "The ESC Textbook of Intensive and Acute Care" fosse redatto dal gruppo guidato dal dottor Stefano Maggiolini (primo nome dr.ssa de Carlini) anche quest'anno in occasione della stampa dell'ottava edizione del "Textbook of Critical Care" al direttore della Cardiologia dell'Ospedale Mandic di Merate è stato chiesto di dare il suo contributo nel capitolo incentrato sulla medesima tecnica. In particolare il volume, edito negli Stati Uniti, si occupa di problematiche inerenti a quadri di criticità clinica ed è considerato uno dei principali trattati di terapia intensiva e medicina d'urgenza. Il dottor Maggiolini ha scritto il capitolo che gli è stato richiesto a quattro mani con il dottor Felice Achilli dell'Ospedale di Desio.

La Pericardocentesi Ecoguidata è una vera e propria peculiarità del reparto guidato dal dottor Maggiolini al Mandic. "Si tratta di un lungo percorso iniziato ormai nel 1993 tra Merate, Lecco e Monza - ha spiegato il medico. - La tecnica è stata validata attraverso una casistica di oltre 160 pazienti ed è stato dimostrato un tasso di complicanze significativamente inferiore rispetto ad altre tecniche precedentemente utilizzate". È per questo motivo che il "modus operandi" messo a punto in oltre 20 anni di lavoro ora è stampato nero su bianco su volumi che sono un riferimento per cardiologi non solo a livello europeo, ma anche mondiale.

Ma di cosa si tratta nello specifico? Il pericardio è la guaina che avvolge il cuore riducendone gli attriti con gli organi circostanti. A volte, per un'infiammazione detta pericardite o per la presenza di un tumore, il liquido pericardico che normalmente è presente in minima quantità può rapidamente aumentare fino a comprimere le cavità cardiache. "Questa situazione viene chiamata ‘tamponamento cardiaco' e impedisce al cuore di svolgere la sua normale funzione di pompa, e spesso risulta rapidamente fatale per il paziente" ha spiegato il medico. Quando questo accade, l'evacuazione del liquido pericardico risolve istantaneamente il drammatico quadro clinico.

"La pericardiocentesi è una procedura potenzialmente salvavita che consente di evacuare, con una puntura mirata, il liquido presente nel sacco pericardico" ha continuato il dottor Maggiolini, spiegando tuttavia che non sono molti i casi in cui si ricorre a questa operazione, spesso è possibile curare i pazienti con dei farmaci. "Generalmente solo il 5% dei pazienti che arrivano al Pronto Soccorso lamentando dolore al torace hanno una pericardite acuta".Nonostante questo però i casi non mancano e quando si presentano, è bene essere pronti. "La procedura non è scevra da complicanze e il rischio maggiore è rappresentato dalla perforazione delle cavità cardiache - ha ammesso Maggiolini, - ma con la visualizzazione ecografica dell'ago durante la puntura, elemento peculiare di questa tecnica, nella casistica in oggetto questa complicanza non si è mai verificata". Ed per questo motivo che la tecnica, validata negli anni, ha ottenuto riconoscimento internazionale. Oltre ai già citati testi infatti, anche nell'ultima edizione del principale volume di riferimento per la cardiologia "Braundwald's Heart Disease. A Textbook of Cardiovascular Medicine" il capitolo riguardante le malattie del pericardio riporta anche la tecnica da validata dal dottor Maggiolini e i suoi colleghi come riferimento per la procedura di pericardiocentesi.

"La nostra conoscenza in questo ambito deriva da una lunga esperienza nel campo delle malattie del pericardio maturata in anni di stretta collaborazione con altri centri di riferimento italiani, come Milano e Torino, e dalla raccolta di una numerosa casistica" ha aggiunto il dottor Maggiolini. Attualmente presso la Cardiologia del Mandic è attivo un ambulatorio di II livello dedicato alla diagnosi e cura di queste patologie e che prevede diverse attività, come la valutazione nel sospetto di malattie del pericardio, il follow up 6 - 12 mesi delle pericarditi acute, il monitoraggio dei versamenti pericardici idiopatici e quello dei pazienti dopo il tamponamento cardiaco e pericardiocentesi, oltre che il monitoraggio dei versamenti neoplastici. Ogni anno presso la Cardiologia di Merate vengono eseguite circa 150 valutazioni che prevedono per ogni paziente una visita, ECG ed ecocardiogramma, e nel corso degli ultimi anni - con una pausa obbligata durante la pandemia - sono stati seguiti più di 200 pazienti.